venerdì 19 febbraio 2010

Inter-Sampdoria: 19 convocati

venerdì, 19 Febbraio 2010 13:58:46


APPIANO GENTILE - José Mourinho ha convocato 19 nerazzurri in vista di Inter-Sampdoria, gara valida per la 25^ giornata di serie A Tim 2009-2010, in programma domani, sabato 20 febbraio 2010, allo stadio 'Giuseppe Meazza' in San Siro, a Milano (ore 20.45).

Portieri: 1 Francesco Toldo, 12 Julio Cesar, 21 Paolo Orlandoni;

Difensori: 2 Ivan Cordoba, 4 Javier Zanetti, 6 Lucio, 13 Maicon, 25 Walter Samuel;

Centrocampisti: 5 Dejan Stankovic, 7 Ricardo Quaresma, 8 Thiago Motta, 10 Wesley Sneijder, 11 Sulley Muntari, 15 Rene Krhin, 17 Mariga, 19 Esteban Cambiasso;

Attaccanti: 9 Eto'o, 22 Diego Milito, 27 Goran Pandev.

Mourinho: "Con Samp la gara più importante"

Venerdì, 19 Febbraio 2010 13:45:01


APPIANO GENTILE - "L'unica partita a cui penso è la Sampdoria: sta bene, ha vinto le ultime quattro gare. Ma anche se non fosse la Sampdoria, e fosse invece una squadra in difficoltà, sarebbe difficile uguale la gara di domani, perché la prossima gara è sempre la più difficile. Per questo non penso al Chelsea e non faccio turn over, penso solo a vincere domani". Presenta così José Mourinho Inter-Sampdoria, gara valida per l'anticipo serale della 25^ giornata della Serie A Tim 2009-2010, in programma allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro, a Milano (ore 20.45).

"Meglio la Sampdoria con Cassano o senza Cassano? Non lo so, non è importante - aggiunge Mourinho -, perché ci sono tante squadre che quando arriva l'Inter cambiano modulo e atteggiamento, e la Sampdoria ne è un esempio: quando siamo andati a Genova loro hanno giocato con il rombo e non l'avevano mai fatto. E poi ci sono sempre delle squadre che a volte sembra che giochino un'amichevole e poi contro l'Inter sembra che invece giochino la Coppa del Mondo. Quindi penso solo a come scenderemo noi in campo, non loro. Meglio senza Cassano o con? Non lo so, lo ripeto, è difficile in generale giocare contro una squadra piena di fiducia, e loro ne hanno ora. È così, noi arriviamo alla Sampdoria sempre nel loro momento di maggior fiducia".

L'allenatore spiega poi alcune convocazioni: "Stankovic ed Eto'o stanno bene, per questo sono stati convocati. Balotelli e Santon non stanno bene, quindi non sono convocati. E non so neanche se ce la faranno per mercoledì".

"Non entro in questo gioco", liquida poi così l'allenatore nerazzurro le domande sulle voci di sirene spagnole in chiave Real Madrid per il suo futuro, parlando di gioco mediatico, e aggiunge, con riferimento ad alcune sue dichiarazioni inventate da un giornale inglese e ad alcuni gossip fatti in settimana quindi che "ci sono due cose difficili da accettare al mondo: una è che io parlo per lo più solo in conferenza stampa, rilascio davvero poche interviste extra. Questo mi sa che viene accettato con difficoltà. Capisco che in Inghilterra vogliono che io parli del Chelsea, ma io avevo deciso che avrei parlato solo in conferenza stampa. E i giornali disonesti allora inventano. Altra cosa che non viene accettata: io non ho e non voglio avere vita sociale, non mi piace, e a questo livello esigo rispetto".

Pochi commenti rilascia invece Mourinho sulle sconfitte europee di Roma e Milan: "La Roma è avversaria mia in campionato, non nelle competizioni europee: per questo non mi interessa come ha giocato e non ho visto la gara di ieri. Quello che mi interessa è che in campionato la Roma sta bene ed è un avversario che rispetto. Anche quando era in difficoltà io ho sempre detto che la Roma aveva qualità da scudetto: ci sono davvero tanti giocatori bravi lì. Poi mi sembra anche una società furba, che nel momento del mercato sa piangere ma poi sa anche dire di no, piange quando dice che non ha soldi per comprare un giocatore e poi quando uno vuole comprare un suo giocatore sa piangere. È una società furba. Il Milan? È ancora un possibile nostro avversario di Champions. Sarebbe meraviglioso un quarto di finale tra Inter e Milan, perché vorrebbe dire che entrambi siamo passati. Però il Milan ha perso contro una grande squadra, non contro una squadra di camerieri. In campionato può essere secondo. E se rispetto la Roma, rispetto anche il Milan. Il campionato è aperto, e per questo domani giochiamo con la squadra migliore senza pensare al Chelsea".

A Mourinho viene poi chiesto se è preoccupato dai due pareggi consecutivi della sua squadra. La risposta è negativa, perché "sono arrivati due pari in due campi difficili, abbiamo preso due punti che sono positivi. La squadra era un pochino stanca, non è un dramma due pari di seguito. Poi se qualche allenatore che non ha neanche mai vinto la coppa Lombardia o la Coppa Toscana si esalta per aver fatto bene contro Mourinho, è un altro discorso...".

Tanti gli argomenti toccati da Mourinho nel corso della conferenza rispondendo alle molte domande. Una, ad esempio, anche su De Laurentiis, alla luce delle polemiche di domenica scorsa: 'Se andrei mai ad allenare una squadra per lui? Non ha soldi per me', ha risposto secco l'allenatore.

Una domanda arriva anche sulla presenza a San Siro di Balotelli per la gara di Champions del Milan: "Normalissimo - risponde l'allenatore -, se noi giochiamo con Chelsea mercoledì e se arriva Gattuso perché gli piace guardare la gara o Nesta perché è curioso di vedere una gara importante, qual è il dramma? Io non vedo alcun dramma".

A Mourinho viene poi anche chiesto di commentare le parole di Roberto Bettega che lo invitavano a guardare solo in casa propria: "Perché allora oggi parliamo tutti di Fiorentina e Bayern? Perché i professionisti della Fiorentina meritano che se ne parli. E quindi perché adesso non viene detto che invece dobbiamo guardare in casa nostra e non parlare di questo? Dobbiamo fare forse come gli struzzi? Ci vuole coerenza. Se Bettega dice oggi che non si può parlare di Fiorentina e Bayern perché ne devono parlare solo Van Gaal e Prandelli, allora ok... Comunque un'area di 25 metri c'è solo in Italia".

Un riferimento, nel corso della conferenza, anche al record di Mourinho, imbattuto in casa da 129 gare: "La cosa che mi viene in mente è che non ho mai fatto nulla in assoluto per il record. E non lo farò neanche domani. Non ho mai giocato per il record".



Tra poco, su Inter.it, la versione integrale della conferenza dell'allenatore nerazzurro